Con la denominazione di Via del sale si è soliti riferirsi agli antichi percorsi di commercio che mettevano in comunicazione la pianura Padana con il mar Ligure più di duemila anni fa.
Adesso con la mia moto questa via è diventata sinonimo di gioia e libertà.
Perché non è importante il traguardo finale ma il percorso per arrivarvi.
In motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso.
In macchina sei sempre in un abitacolo; non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV.
Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice.
In moto la cornice non c’è più.
Hai un contatto completo con ogni cosa.
Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente.
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